domenica 8 aprile 2012

Le immagini di Giovanni Tizian non sono di La7. Sono di tutti

Il tono era gentile, ma il messaggio era chiaro e diceva più o meno così: Care Officine Tolau, perché nella vostra video-intervista a Giovanni Tizian (il giornalista costretto alla scorta armata dopo le minacce ricevute) avete utilizzato immagini di proprietà de La7?
Semplice: perché non erano immagini de La7, erano nostre. Anzi, erano - e sono tutt'ora - di tutti, perché questa è la nostra scelta.

Riepiloghiamo rapidissimamente questa storia, che secondo noi è paradigmatica di un certo modo (sbagliato, oltre che sorpassato) di intendere il copyright su web.

Il 16 dicembre 2011 noi, le Officine Tolau (Paolo Tomassone, Stefano Aurighi, Davide Lombardi), intervistiamo Giovanni Tizian, giornalista e amico, che da qualche giorno ha pubblicato il libro-inchiesta "Gotica - ’ndrangheta, mafia e camorra oltrepassano la linea". Registriamo una lunga intervista a Modena, al parco della Resistenza, che pubblichiamo (insieme a 3 foto scattate da Davide Lombardi durante le riprese) sul nostro blog e sul nostro canale Youtube il 16 dicembre con il titolo "Il caso non è chiuso".
Circa un mese più tardi, l'11 gennaio 2012, la Gazzetta di Modena pubblica una notizia che non avremmo mai voluto leggere: Giovanni Tizian, minacciato per i suoi articoli, è costretto vivere sotto scorta. La notizia, terribile ed angosciante, è ripresa per giorni da tutto il sistema dei media.
Quasi tutti i tg nazionali e locali e un'infinità di siti web riprendono ovviamente la nostra intervista, che hanno trovato sul web e che era di fatto l'unico materiale disponibile. Alcuni lo fanno citando la fonte, la maggior parte non lo fa. La foto diventa addirittura immagine ufficiale della campagna "Io mi chiamo Giovanni Tizian".
A noi tutto questo fa molto piacere, per un motivo: siamo per la licenza "Creative Commons", cioè autorizziamo gratuitamente il riutilizzo di tutti i nostri materiali (chiedendo solo di citare la fonte) perché riteniamo che la libera circolazione delle notizie sia una ricchezza per tutti. Tanto più in un caso così drammatico come quello di Giovanni Tizian. E' vero, molti non citano la fonte. Pazienza, capita.

Ma qualche settimana fa la cosa si fa paradossale. Riceviamo questa mail da YouTube:
"Gentile OfficineTolau, il tuo video "il caso non è chiuso" potrebbe includere contenuti che sono di proprietà di/concessi in licenza da La7, ma è ancora disponibile su YouTube [...]"

La cosa ci fa ridere, naturalmente, visto che le immagini sono nostre e sono - per nostra precisa volontà - utilizzabili da chiunque.
In tempi rapidi inviamo a Youtube le nostre 'controdeduzioni', spiegando (indicando i link) che le immagini sono nostre, anzi, di tutti vista la nostra decisione di indicare  la licenza "Creative Commons", mica di La7. Pochi giorni più tardi, arriva una seconda mail da Youtube:

"Gentile OfficineTolau, La7 ha esaminato la tua contestazione e ha abbandonato il suo reclamo per violazione del copyright sul tuo video "il caso non è chiuso". 

Il messaggio di Youtube chiude la vicenda (e ci mancherebbe altro), ma lascia aperta la questione di fondo: Ha ancora senso in piena epoca web che le immagini siano soggette a copyright?

Nessun commento:

Posta un commento