venerdì 6 aprile 2012

Ciao bella, ciao

Racconta Repubblica che al reggiano Angelo Alessandri hanno dovuto ripeterlo tre volte tre che doveva lasciare così, in un batter di ciglia, la scràna di Presidente federale della Lega, dopo aver onorevolmente ricoperto la carica - sebbene in pochi se ne siano accorti - per ben 7 anni. Funziona così la democrazia nel Carroccio: al Senatùr segretario politico dimissionario bisogna dar subito nuovo puntello ed ecco allora che - neanche il tempo di capire bene che razza di tsunami sta arrivando - e tel lì, ciapa, ciao, grazie, fatti da parte.

E che dire di Rosi Mauro, (ex) legato federale in Emilia - sebbene in pochi se ne siano accorti - direttamente coinvolta nella bufera scoppiata nel partito che ha portato alle dimissioni di Bossi? Finiti i tempi eroici in cui sembrava addirittura che la Lega potesse dir la sua nella rossa Bologna, il passaggio emiliano della pasionaria padana per eccellenza non lascia dietro di sé nemmeno la tenue scia di una meteora: Bossi l'aveva silurata ancor prima che scoppiasse il casino. E ciao Bella.

La domanda, a questo punto, è se al Carroccio indignado ante litteram nella rossa Emilia, resta per il futuro qualche vaga speranza d'occupazione, il sogno che abbiamo cercato di raccontare in Occupiamo l'Emilia. La risposta sembra darsi da sola. L'iper-localismo della Lega, i tanti microcosmi che come tasselli di un puzzle formano la mitica e improbabile Padania, non può prescindere da un disegno d'insieme - solo all'apparenza post-ideologico - che il Senatùr ha sempre incarnato.

La crisi dei lumbàrd finirà inevitabilmente per riverberarsi a livello locale, comprese quelle terre sotto il Po che, solo qualche mese fa, sembravano la nuova frontiera di un'avanzata apparentemente inarrestabile.

Vedremo quel che sarà del partito del nord. Vedremo se Maroni - nuovo segretario in pectore - sarà in grado di regalare nuova linfa a un partito che ormai è "come tutti gli altri" anche per gli stessi militanti, o per molti di essi. Per ora - se le accuse dei PM saranno confermate - lo spazio più prevedibile che qualche esponente di spicco del Carroccio potrà occupare, sarà qualche cella nelle patrie galere. In Padania. O magari - orrore! - anche no.

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